Oltre gli scugnizzi
Giuseppe Aragno - 27-09-2013
La rivolta, nel racconto di chi prese le armi, è un'emozione così nuova che a settant'anni dalla cacciata dei tedeschi, interroga la coscienza: perché decorare gli "scugnizzi" e "dimenticare" Adolfo Pansini, studente antifascista caduto combattendo, al quale s'è intestato a stento un liceo. Settembre a Napoli è ricco di celebrazioni e discorsi d'occasione, ma è anche "memoria a scadenza fissa": non dà risposte a domande decisive e forse perciò non coinvolge i giovani, alle prese con una crisi che li fa scettici e disincantati.
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